Re:Altissimo – Sentiero della libert? ?

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#16952
dok
Partecipante

Marco ha scritto:

Non so se sbaglio, ma mi pare che i dubbi ancora aperti (quelli cui accennavo) siano proprio quelli relativi all’episodio di Marchini. Possibile che un fatto cos? drammatico non trovi certezze di localizzazione? Questa per me rimane una cosa che non riesco proprio a spiegare…

…a chi lo dici! e comunque credo che, con quelle sovrapposizioni nell’uso dell’espressione <passo del Pitone> di cui si ? avuto qualche saggio, un po’ tutto quello che ricade nell’ambito del <passo del Pitone> (fatti, testimonianze, statistiche di passaggio) venga attratto nella medesima atmosfera di dubbio e di mistero: l’episodio Marchini in primo luogo.
l’avere posto, secondo i dettami della tradizione, il passo del Pitone come passo della Focoraccia [nord], apre senz’altro il campo delle ipotesi di localizzazione alla zona Granarola-Madielle, da passo Focoraccia sud [q.1107, citato da Emilio Palla] fino al fosso di Campiglia, compreso il Zappello, e cos? tornerebbe anche l’affermazione del Federigi [tra il passo del Pitone e il Carchio].
quel versante, come diceva Diego riguardo a Darola [ho sentito una tesi simile in quel di Montignoso e trova riscontro anche in una nota dell’opuscolo ANPI Sul Sentiero della Libert?], doveva essere molto battuto come accesso ai passi della Cardella-Focoraccia e, per quando riguarda quello della Focoraccia (leggi qui del Pitone), forse anche pi? battuto dell’accesso da Campiglia (alias 188bis).

gi?, a proposito dell’equazione tradizionalista Focoraccia=Pitone cito ancora da Ezio Miniati, Massa sulla Linea Gotica, 1977:

Altro stupendo paesaggio che fu teatro di drammatiche vicende ? il passo del Pitone o in gergo alpinistico il Passo della Focoraccia (…) per il suo meraviglioso selvaggio aspetto. Paesaggio stupendo, proprio a cavallo fra la provincia di Massa e quella di Lucca (alcuni testi citano questo passo anche nel lontano 1823 ed anche prima in seguito allo sbandamento di alcuni fuoriusciti napoleonici ed inglesi), ma che in realt? erano francesi dell’esercito della Restaurazione. Questo passo ? stato tempo fa meta di un vero pellegrinaggio da parte del Conte Gi? e dei Liberi Patigiani che vi hanno posto anche un cippo marmoreo, a ricordo dei caduti partigiani Marchini e dei suoi compagni. [pag, 98]

ma io voglio spingermi oltre, e tentare una spiegazione forse <cervellotica> e azzardata, ma che poi qualche riscontro lo trova, e anzi direi risulta alla fine anche pi? esplicativa di altre meno audaci. e cos? cercare di spiegare perch? ho l’impressione che il Pitone della Resistenza sia sempre pi? il <Pizzo del Tabarrani>.

premesso che il cippo commemorativo al passo della Focoraccia alias del Pitone, fino a prova contraria, non ? pi? indicativo che il fatto sia successo l? di quanto non lo sia il busto di Amos Paoli che la sua esecuzione sia avvenuta a Riomagno, lasciamo per un attimo la rassicurante tradizione e proviamo a supporre, sulla base dell’opuscolo ANPI, delle mappe del Bertuccelli, e di quanto sembrerebbe indicare Pietro nella ripresa a La Cappella, che il passo del Pitone sia quello che ora siamo soliti chiamare passo della Greppia, mentre quello alla Foce Capraia sia semplicemente il passo della Focoraccia…e proviamo a spiegare in questo modo l’episodio Marchini coi pochi dati che abbiamo tra le mani:

guarda caso il tratto dell’attuale 188 dall’ultimo canale che si incontra fino alla base del Pizzo del Tabarrani sale su erto pendio con stretti tornanti, mentre il successivo tratto dal Pitone alla focetta del passo si fa salendo diretti, pressoch? verticalmente…

…e guarda caso l’ultimo canale sul lungo traversone sotto gli Uncini del 188 prima della duplice salita ? proprio il fosso di Campiglia, o almeno quello che non ci ha fatto specie chiamare cos? finora [e mi sembra pi? che ragionevole] nei nostri tentativi di ricostruzione del Passaggio del Fronte gravitanti attorno al 188bis.

insomma questa altro non ? che la descrizione della Armanini del passo del Pitone [alias Greppia!]:

Il percorso avveniva secondo queste modalit? e tappe: sul far della sera la comitiva partiva dal sentiero che da Antona porta alle Vigne, a Campareccia ed a Porneta (tutte localit? sopra Antona), attraversava a mezza costa lo sperone di Tecchia ed entrava nel castagneto di Campiglia. Superato il Fosso di Campiglia il sentiero saliva prima con stretti tornanti, e poi pressoch? verticale sino al Passo del Pitone. Di l? scendeva nella valle del Serra. [pag.329]

si obietter? che l’attacco descritto in questo articolo ? da Campiglia, non da Tecchia, ma abbiamo gi? visto che ? plausibile che fosse cos?, e credo che tutta la selve grossomodo dalla <casa del prete> fino verso il costone di Campiglia si presti bene allo scopo [collegamento col 188].
se poi quel canale lo si chiamasse del Pozzone, o meglio ancora…del Fondone, tornerebbero i conti anche con la descrizione del Bertuccelli.

Una pattuglia di partigiani tornando da Viareggio liberata, attraverso il sentiero che conduce da Seravezza, ad Azzano e oltre il territorio di Antona, rimase mortalmente bloccata sul terreno minato precedentamente dalla Monte Rosa. (…) poco prima di giungere a Tecchia di Campiglia, nella zona del Fondone si verific? l’esplosione: rimasero uccisi tre partigiani: (…) altri feriti. Non contenti del grave episodio, i tedeschi attestati sul Carchio cominciarono a sparare.

torna il fatto che ? pi? facile per gli alpini della Monterosa minare l? piuttosto che al passo della Focoraccia o oltre verso Carchio, e non deve stupire il fatto che il fuoco fu aperto dai tedeschi attestati nella zona Carchio, perch?, come si vede dalla foto, dalla cresta della Focoraccia [Zappello] l’area in questione ? perfettamente visibile e suppongo sotto tiro

torna la gi? citata versione di Cipollini:

…arrivati al passo del Pitone, nel canale di Campiglia, erano finiti su un campo minato…

e torna pure la pi? dettagliata descrizione della Maria Del Giudice:

…un micidiale agguato minando gli ultimi stretti tornanti del sentiero che dal Passo del Pitone porta al Fosso di Campiglia. In quella zona il sentiero, alpinisticamente impegnativo, si snoda attraverso un’erba aspra, fatta a ciuffi e oramai ingiallita dalla stagione invernale, il ‘palero’. In mezzo a quell’erba i tedeschi installarono e collegarono tra loro con fili, che attraversavano ripetutamente il sentiero, una serie di mine antiuomo.
La trappola non era stata posta in alto fra i picchi dei passi, dove sarebbe stato facile per i partigiani ed il loro comandante evitarla, ma vicino al Fosso di Campiglia, che rappresentava la linea di demarcazione fra il territorio dei Patrioti Apuani e quello tenuto dai tedeschi…

ma non basta, e qui sta il bello di questa spiegazione: la sua capacit? di spiegare il paradosso. e cio? la palese contraddizione tra le tesi del <poco dopo il passo, neanche 100metri sotto il passo> e quelle del <in prossimit? del fosso di Campiglia, negli ultimi stretti tornanti vicino al fosso>, perch? in questo caso le due descrizioni coincidono: infatti il fosso di Campiglia attraversa il 188 proprio all’incirca un centinaio di metri sotto il passo del Pitone

insomma se fosse giusta questa <cervellotica> tesi, che si potrebbe chiamare il <teorema del Pi…ton Greppio>, se ne potrebbe azzardare un altro, il <teorema della quadratura dei passi>, cio? di tre passi farne quattro ma in modo che rimangano tre. che in realt? sembra pi? un gioco di prestigio, ma non ? cos?:

fermo restando lo schema classico dei tre passi, per? chiamati della Cardella[zona Carchio], della Focoraccia[zona Focoraccia] e del Pitone[zona Altissimo], per dirla con le parole della Armanini:

Quando i tedeschi minarono il Passo del Pitone venne messo in funzione un nuovo percorso pi? alto: quello che da Pian della Fioba portava alla Tecchia, dove ora sorge il piccolo sacrario dedicato ai caduti del varco della Linea Gotica, fino al Passo degli Uncini, per poi scendere lungo il fosso delle Greppie [pag.330]

insomma potrebbe essere che, compromesso il 188, perch? minato proprio l’ultimo non aggirabile tratto dal fosso di Campiglia fino al Pitone, venne messo in funzione, magari anche solo in via provvisoria, il 41 [Tecchia-Canal d’Angiola-passo degli Uncini] per poi scendere, attraverso il fosso delle Greppie [alias fossa degli Uncini, alias 33 passo degli Uncini-passo della Greppia], al passo del Pitone da cui valicare?
vale a dire: lo stesso valico [Passo del Pitone], ma un circuito alternativo, e forse provvisorio, per bypassare il tratto minato fosso di Campiglia-Pitone del 188. in effetti la Armanini non parla di un nuovo passo pi? alto, ma di un nuovo percorso pi? alto

..? cos? inverosimile questa tesi? certo parlare di Passo degli Uncini in senso proprio [q.1380] suona improbabile, ma forse non ? del tutto da escludersi, anche perch? in fondo l’Armanini ne parla, e per fossa delle Greppie potrebbe proprio intendere la fossa degli Uncini, e anche il Federigi lo include nel suo schema, compreso il collegamento coi <Gaglini>, che coincide con la fossa degli Uncini. in ogni caso rimane il punto critico di un quadro che peraltro mi pare dimolto esplicativo.
se quanto si dice nell’articolo a proposito del passo del Pitone, in particolare i numeri dei passaggi, si riferisce effettivamente non al passo della Focoraccia [Foce Capraia], ma a quello che nella tavola XXVII, come nella topografia e nella divulgazione postbellica, ? chiamato passo della Greppia, allora il <Pizzo del Tabarrani> ? senz’altro il Pitone della Resistenza, e di l? ? passata la <Via della Libert?> nella sua forma organizzativa pi? compiuta: quest’ultima affermazione, e anche la precedente ma in senso iconografico e non statistico, rimarrebbero in piedi anche se la mia tesi si rivelasse campata in aria, e il Passo del Pitone fosse in realt?, in conformit? con la tradizione, il passo della Focoraccia [Foce Capraia].
chiudo, cos? come ho aperto, citando il Miniati: quell’enigmatico passo dove dice, a proposito del Passo del Fronte…

Certo il vero passo sta pi? in alto e veniva usato proprio nei casi che vedeva l’altro pi? basso chiuso o dai tedeschi o dalle intemperie. [pag.102]

…ma che vorr? dire?
ciao
Luca