Il Pizzo delle Saette

Il Pizzo delle Saette fa parte del gruppo delle Panie ed è una cima molto meno frequentata della Pania della Croce e della Pania Secca, anche se ugualmente bella ed interessante. L’ambiente che attraversiamo durante questa escursione è molto selvaggio e roccioso e questa escursione, pur non presentando difficoltà eccessive, và presa con la dovuta attenzione ed è sconsigliabile ai principianti e a chi non ha un minimo di confidenza con il terreno tipico delle Alpi Apuane. Escursione decisamente sconsigliabile con pioggia e con terreno bagnato. Il nostro itinerario parte da Piglionico località raggiungibile da Gallicano seguendo le indicazioni, prima per Molazzana, poi per l’Alpe di Sant’Antonio.

Parcheggiamo l’auto nei pressi della piccola cappella in ricordo dei partigiani del Gruppo Valanga (per maggiori informazioni vedi l’escursione”Anello del Monte Rovaio) e imbocchiamo il sentiero CAI 7 che coincide in questo tratto anche con il 127. Il sentiero prosegue in piano fino a un bivio. a questo punto seguiamo a sinistra il sentiero 7, ignorando il 127 che invece scende alla nostra destra. Proseguiamo ancora in falsopiano dentro la faggeta fino a che il sentiero, ben segnalato e molto battuto in ogni stagione, inizia a salire decisamente con degli stretti tornanti.

Dopo 1 ora circa di cammino usciamo dal bosco e, sempre salendo, attraversiamo i bei prati sottostanti il rifugio Rossi che iniziamo a vedere sempre più vicino alla nostra destra con il “naso” dell’Uomo morto davanti a noi. Il sentiero è in questo tratto delimitato anche da staccionate in legno che hanno la funzione di evitare cadute in qualche pozzo carsico che la vegetazione spesso rigogliosa tende a nascondere. Proseguiamo ignorando il bivio che a sinistra ci porterebbe verso la Pania Secca ed in circa 20 minuti raggiungiamo, prima una fonte e poi a breve il rifugio Rossi (mt. 1591) dove possiamo fare una sosta ristoratrice. Dal rifugio possiamo godere già di uno splendido panorama con l’imponente mole della Pania Secca alle nostre spalle e davanti a noi la Pania della Croce con tutta la cresta che arriva fino al nostro obbiettivo: il Pizzo delle Saette con la sua caratteristica cima rocciosa.

Proseguiamo ora sul sentiero 126 che ci conduce in 10 minuti alla Foce del Puntone dove convergono svariati sentieri. Noi seguiamo il sentiero 139 che scende verso la selvaggia Borra di Canala con massi, sfasciumi e rocce tutt’intorno fino a che dopo circa 15 minuti incontriamo alla nostra sinistra una traccia di sentiero segnalato con due tondi uno bianco e uno rosso che ci indica il sentiero di vetta per il Pizzo delle saette. Ogni tanto troveremo anche degli ometti in pietra e qualche sbiadito segno blu ad indicarci la via. Da questo punto in poi è necessario prestare particolare attenzione a non scivolare in quanto il cammino è piuttosto disagevole vista la presenza di detriti rocciosi e sfasciumi che in alcuni momenti danno l’impressione di fare un passo in avanti e due indietro.

Procedere vicini e attenzione a non far cadere sassi verso chi ci segue. Dopo circa mezz’ora di cammino sul versante est della montagna, il sentiero inizia a salire in modo più deciso e, con l’aiuto delle mani, ci arrampichiamo su qualche facile roccetta fino a che raggiungiamo la cresta che congiunge la Pania della Croce al Pizzo delle saette già splendido punto panoramico. A questo punto ( scritte blu dipinte su alcune rocce) seguiamo il sentiero alla nostra destra che inizialmente segue il filo di cresta per poi portarsi a sinistra di essa fino ad arrivare alla base di un canalino. Risaliamo il canalino ripido e sassoso che ci conduce a breve sulla vetta. ( 1 ora e 15 minuti dalla Focetta del Puntone). Splendida vista della valle della Turrite secca, del Sumbra del Fiocca e di molte altre cime apuane.

Per tornare indietro seguiamo il sentiero di salita fino al congiungimento con la cresta della Pania della Croce (dove abbiamo trovato le rocce con le scritte blu). A questo punto invece di scendere dal sentiero di salita continuiamo davanti a noi seguendo fedelmente o stando leggermente a sinistra, la cresta che sale verso la Pania della Croce. La cresta, piuttosto esposta in qualche breve tratto, non presenta comunque nessuna difficoltà particolare, ne passaggi su roccia ed è comunque molto bella e panoramica. Dopo circa 30 minuti incrociamo il sentiero 126 proveniente da Mosceta, lo seguiamo salendo ancora verso la Pania della croce fino ad arrivare al cosiddetto “callare della Pania” che riconosciamo per la presenza di un paletto segnaletico con l’indicazione dei vari sentieri che qui confluiscono. ( poco più di 1 ora dalla vetta del Pizzo delle Saette). A questo punto con una deviazione di circa 30 minuti tra andata e ritorno possiamo arrivare anche sulla vetta della Pania della Croce (difficile resistere alla tentazione). Per finire il nostro giro ad “anello” a questo punto seguiamo il segnavia 126 che scende il ripido Vallone dell’Inferno e ci conduce in 1 ora circa al rifugio Rossi e da qui in un altra ora lungo il sentiero 7 di salita a Piglionico.