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- Questo topic ha 179 risposte, 15 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 10 anni, 3 mesi fa da
GiovanniTecchia.
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27 Marzo 2014 alle 11:38 #19452
alberto
Partecipantema si terzo e quarto…. a di tanto.
Poi magari si scopre che si va di cliffe in cliffe…. :sick: misteri del Giordani B)Anche da parte mia un doveroso saluto a lo futuro presidente.
27 Marzo 2014 alle 14:16 #19455Anonimo
Ospitei gradi del Giordani son pieni di gioiose sfumature, alla faccia dell’UIAA
ma alla fine basta abituarsi (pure alla placca!)…sapevatelo! :laugh:6- … 6a
6 onesto blocco di 6 (a Fontainebleau!)
6+ 6b…a volte c
7-
7 6c…sempre, il singolo passo, quindi ”bloc”
7+ 7a
il mitico …forse anche ottavo meno di ”Futura”…sulla guida nuova (sempre stretta 7a+…a mio avviso pure b)
8 …e qui’ il b/b+ non lo leva piu’ nessuno…(e io ho tirato fuori i cliff :P )bisogna anche considerare che il Maurizio al Falier c’aveva la residenza, su placca andava fortino ed e’ alto come una pertica
…cosa che su un calcare lissio a radi buchi puo’ fare la differenza tra arrivarci, al buco, e non arrivarci…e se in mezzo e’ il nulla cosmico…soccazzi!sul ”banale” 7+ in placca di ”Fortuna” ci si spatascio’ Larcherone…che proprio un scarpone a scalare non e’…poi i maligni han detto tanto e di piu’…ma mi sembra che il Maurizio abbia sempre ribadito coi fatti (vie nuove…in escalation) le sue qualita’.
se proprio devo dirne una, l’unica cosa che non mi piace (oltre ai rarissimi spit a cui poi ha rinunciato) e’ il modo di aprire le vie a piu’ riprese passando per le cengie…e poi l’abitudine a quella raoccia fa tanto…narra il Maurizio che aprendo slegato ”Meteora” la valuto’ 5+…anni dopo ripetendola in cordata, e fuori forma, gli sembro’ piu’ simile al 6b+
ma alla fine, se si ha tempo, e’ facile abituarsi a quelle roccie…tanto sono belle!saluti dal mare,
matte.p.s.
bravo Alberto!!p.p.s.
tornando in topic…che ne e’ di questa neve novella? possibile che in un inverno intero nessuno sia andato a scuriosare al Pizzo, vell’arto, vello bono???….sfaticati!!! ;)27 Marzo 2014 alle 14:59 #19456alberto
PartecipanteMaurizio è stato un grande della sud della Marmolada che conosceva come le sue tasche vivendoci in maniera stabile per mesi . Qualcuno ha malignato…. che fosse molto abile nell’uso dei Cliff.
Può darsi….ma la solitaria a Moderne Zeiten , la solitaria a Pesce , le prime invernali: Pesce , Madonna Assunta, Abrakadabra; le parecchie aperture (concordo nelle più riprese). Sono una testimonianza innegabile del suo indubbio valore alpinistico e nella sua grande capacità di lettura della parete.
Sui gradi è stato di manica stretta.
p.s.
Matte,
per i Pizzo, vello bono…ci voglion le palle!!! troppo poco palero…. :blush: :laugh: :laugh:
29 Marzo 2014 alle 18:21 #19461alebiffi86
Partecipantestamane partenza alle 6,20 da Spezia per andare a ripetere (in solitaria) il canale Ceragioli al cavallo; sinceramente cominciavo ad averne un po’ le p…..e piene di quella zona (con oggi fanno tre uscite lì) però ho pensato che era una delle poche cose fattibili attualmente; mi sbagliavo! a nord oggi c’erano ottime condizioni pressochè ovunque! neve molto trasformata, all’ombra durissima, al sole un po’ meno ma sempre portante e……ghiaccio di fusione dappertutto! (ovviamente comincia a sciogliere); averlo saputo forse sarei andato anzì alla nord del Pisanino (sulla Bastrenta), ma va bene lo stesso, è stata comunque una bella giornata; il canale era perfetto dall’inizio alla fine e dato che il ghiaccio era abbastanza affidabile, verso l’uscita ho fatto una piccola variante a sinistra su goulottina (65°); giunto in cresta ho notato che le condizioni erano discrete pure lì e allora non ho saputo resistere e ho rifatto un altra volta la traversata fino a forcella di porta!
qualche foto:a sinistra la piccola variante:
guardate che spettacolo le colate di fusione sul versante sud! (praticamente quando sono passato di lì è stato un terno al lotto non essere centrato dai pezzi di ghiaccio che piovevano
)
29 Marzo 2014 alle 22:06 #19462ghisone
PartecipanteGrande Ale avvolte la caparbietà viene premiata con ottime condizioni
31 Marzo 2014 alle 11:26 #19467warthog
PartecipanteIeri con Eva e Gabriele siamo stati al Pisanino. Abbiamo salito la via Zappelli alla parete nord est. Condizioni decisamente buone sia sull’avvicinamento sia sul percorso della via. La via tecnicamente non è particolarmente interessante, ma non è certo la difficoltà tecnica a dare il valore di una salita del genere. Le difficoltà si concentrano in un risalto di una decina di metri del tiro che conduce in vetta, che era particolarmente sfatto ma fortunatamente ben proteggibile. Trovata una vetusta fettuccia su una pianta. Sulla destra si vedeva un ancor più vetusto chiodo a campanella in una fessurina rocciosa. Per la discesa abbiamo seguito la cresta verso il canale delle rose sino a una selletta con un grosso masso, da lì scesi legati verso una pianta isolata da cui con una doppia da 50 siamo arrivati al pendio che abbiamo poi seguito facilmente fino al risalto iniziale, sceso con una doppia su chiodo trovato di 60m giusti che ci ha depositati su terreno facile. Attenzione perchè con corde da 50 si rischia di finire nella ‘crepaccia’ formatasi per distaccamento del pendio.
31 Marzo 2014 alle 12:50 #19471alberto
Partecipantee brava EVA per la prima volta sul Pisanino e d’inverno!!
non proprio una passeggiata.
nella parte finale della Zappelli invece di obliquale a destra. Si può andare dritti a sinistra.
Una bella variante salita anni fa con l’ Imbecaro con un tiro particolarmente ripido. Variante forse già salita in precedenza dal genovese Marco Schenone.
31 Marzo 2014 alle 15:27 #19472alebiffi86
Partecipante[quote=”bonatti” post=22500]e brava EVA per la prima volta sul Pisanino e d’inverno!!
non proprio una passeggiata.
nella parte finale della Zappelli invece di obliquale a destra. Si può andare dritti a sinistra.
Una bella variante salita anni fa con l’ Imbecaro con un tiro particolarmente ripido. Variante forse già salita in precedenza dal genovese Marco Schenone.[/quote]
bè, in realtà se si guarda attentamente lo schizzo della guida Nerli pare che sia proprio la via originale a tirare diritto a sinistra e non una variante (anche se in effetti parrebbe più logico uscire a destra); c’è da dire però che la guida parla di due vie non del tutto coincidenti: la zappelli e la bastrenta; forse una usciva a destra e una invece proseguiva diretta.
31 Marzo 2014 alle 16:45 #19476alberto
PartecipanteSenza voler mancare di rispetto ad Angelo Nerli ma gli schizzi della sua guida io non li prenderei proprio TUTTI alla lettera.
Può anche darsi che Zappelli o Bastrenta siano passati dove siamo passati io e Luciano e forse prima Schenone. Ma non sono proprio 60/65°…. ma molto, molto più ripidi .
Verticale no, ma a tratti poco ci manca.Comunque in quel tempo e anche prima, gradinando e magari anche senza ramponi, hanno fatto cose impressionanti.
Vedi la via Welzenbach-Merkl alla parete nord dei Grandes Charmoz e altre: la Major, la Poire, la Sentinella Rossa sulla parete della Brenva sono state salite senza!! ramponi. Oppure la meriga strapiombante della nord del gran Zebrù salita da Diemberger…certo non in piolet.
Quindi evviva il dubbio che alimenta il mito :laugh:
1 Aprile 2014 alle 11:23 #19478warthog
Partecipantese ho capito bene il punto di cui si sta parlando posso garantire che Zappelli non è andato lì… anzi ci sta sa addirittura passato dove c’è il chiodo (un breve passo di misto e poi pendio)… non si sta parlando di capacità ma di’visione’… ad ogni modo la via più interessante parrebbe la via a sinistra della Zappelli, salita credo da Bruno Barsuglia.
1 Aprile 2014 alle 11:58 #19479warthog
PartecipanteQualche foto della salita di domenica scorsa
1 Aprile 2014 alle 11:59 #19480alberto
Partecipantesulla pala a sinistra della Zappelli non c’è solo la via di Bruno ma anche altre due aperte da G.C. Polacci, A. Angelini e M. Boni.
Poi c’è sempre il solito mistero di Gianni Calcagno….ci sarà già passato…?? oppure no???
2 Aprile 2014 alle 16:50 #19481alebiffi86
Partecipanteniente, finchè c’è neve non riesco a stare fermo..così oggi me ne sono andato da solo a ripetere la Zappelli (o Bastrenta); con la mia macchina (ford fiesta del 96) sono riuscito ad arrivare fino alla partenza del sentiero speleo (pipistrelli gialli) che conduce al piannellaccio.. un bel colpo gobbo visto che era fondamentale attaccare presto; tutta la parte bassa della via era in buone condizioni (neve trasformata, spesso mancava il rigelo ma al più si sfondava di 5 – 10 cm), mentre l’ultimo tratto ripido non era un gran chè..in particolare sul tiro di uscita mi sono veramente ca….to sotto, in quanto proprio dove serviva(60/65°) la neve faceva schifo e non dava garanzia di tenuta, comunque ho risolto con i soliti agganci su zolle di paleo, la cresta invece era ottima; a quel punto tanto per non farmi mancare nulla è salita la nebbia e si vedeva a 10 metri al massima; fortuna che anche stavolta, grazie alle tracce di chi mi ha preceduto ho trovato prima l’alberino con fettuccia e poi il chiodo per fare l’ultima doppia; dopodichè ero sceso sotto le nuvole e si vedeva bene fino alla macchina.
ho guardato bene la variante a sinistra e in effetti non credo che i primi salitori siano passati di là, nonostante questo oggi forse era più sicura del tiro originale (pareva esserci del ghiaccio);
bella giornata, forse un po’ al limite (per me) da fare sciolto, difficoltà direi AD+ con l’aggravante della neve marcia; temperature molto alte (a parte le primissime ore del mattino), forse è davvero finita..(anche se l’avevo già detto un paio di volte almeno :P );
qualche foto..la parte finale
le due possibili uscite, a sinistra quella più ripida alla quale facevo riferimento
particolare dell’uscita originale
2 Aprile 2014 alle 17:15 #19482alberto
PartecipanteBravo Ale, complimenti per la voglia e la determinazione.
6 Aprile 2014 alle 17:21 #19499GiovanniTecchia
Amministratore del forumAle, tieniti qualche uscita anche per il prossimo anno! ;)
Io domenica scorsa Pruno-Falesia Torre di Bèlen. Prima uscita dopo l’operazione! Per le picche c’è tempo…
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