Homepage › Forum › Alpi Apuane › Arrampicate sulle Apuane › Pizzo d’Uccello parete N via ETICA R!ESISTENTE
- Questo topic ha 57 risposte, 8 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 11 anni, 5 mesi fa da
alberto.
-
AutorePost
-
2 Ottobre 2011 alle 03:45 #12374
alberto
Partecipanteiero con l’amico nonch? forumista Popegapon finalmente l’abbiamo ripetuta. Che dire, posso solamente fare i complementi agli apritori , sia per la concezione che per lo stile di salita.
Uno stile pulito, nonostante il notevole impegno, che lascia veramete spazio anche hai ripetitori, che si devono veramente impegnare per arrivare in cresta.
Sulla via c’? veramente poco. Bisogna molto proteggere e attrezzare anche le soste. Nei tratti in fessura proteggersi ? facile. Ma ci sono delle placche dove la protezione ? veramente scarsa. Vietato volare.
Il tiro dato pi? difficile, quello che supera il tetto, ? stupendo c’? una fessura che sembra di essere su granito.
A noi per? ? sembrato pi? impegnato il penultimo tiro dove oltre alla difficolt? c’? da stare anche molto all’occhio alla roccia .Li abbiamo lasciato un chiodo che non ne voleva sapere di uscire.
Noi ci abbiamo messo circa 10 ore e mezzo. Dornito sotto il portico del Donegani alzataccia alle 4.30 partenza alle 5 , attacco alle 7 appena fatto giorno e uscita in cresta 17.30 circa.
Grande uso di materiale ad incastro dadi e friends (portare almeno fino al 3 raddoppiando le misure intermedie)utili anche i microfriends. Noi avevamo una decina di chiodi misti.2 Ottobre 2011 alle 19:28 #12376Enrico
PartecipanteSperavo da un po’ in questa ripetizione, e ci tenevo…
Mi fa davvero piacere che la via vi sia piaciuta e vi abbia allo stesso tempo impegnati…
Per quanto riguarda la relazione e le valutazioni le avete trovate nel complesso corrette? Gli amici Carlo e Leo hanno corretto il grado di un paio di passaggi ma nel complesso erano concordi.2 Ottobre 2011 alle 19:30 #12377Enrico
PartecipanteSperavo da un po’ in questa ripetizione, e ci tenevo…
Mi fa davvero piacere che la via vi sia piaciuta e vi abbia allo stesso tempo impegnati…
Per quanto riguarda la relazione e le valutazioni le avete trovate nel complesso corrette? Gli amici Carlo e Leo hanno corretto il grado di un paio di passaggi ma nel complesso erano concordi.3 Ottobre 2011 alle 17:22 #12380alberto
Partecipantewarthog scritto:
Speravo da un po’ in questa ripetizione, e ci tenevo…
Mi fa davvero piacere che la via vi sia piaciuta e vi abbia allo stesso tempo impegnati…
Per quanto riguarda la relazione e le valutazioni le avete trovate nel complesso corrette? Gli amici Carlo e Leo hanno corretto il grado di un paio di passaggi ma nel complesso erano concordi.Ti ringrazio, ma sono io che ci tenevo a ripeterla..!!
e l’aspettativa non ? stata tradita! ? stata una bella e piena giornata!
Ripeto grande via.Le valutazioni nel complesso sono giuste.
Potrei dire che nella prima placca che si stacca dalla Fessura Obliqua io un passo di VI l’avrei dato.
Il 10 tiro , che voi date VI+ e VI (anche nello schizzo di Filippo)per me ? meno difficile dire al massimo V+ sostenuto.
Il tiro che supera il tetto ? bellissimo, impegnativo ma la roccia ? ottima e ben proteggibile sia con chiodi che con nut e friends. il Tiro pi? impegnativo c’? sembrato il penultimo, c’? un tratto tosto e su roccia dubbia da proteggere.3 Ottobre 2011 alle 21:02 #12386Alessandro Rossi
Partecipante? una bella via, di soddisfazione, ci si teneva a farla e la s?? fatta !
A questo punto, come da tradizione scattano gli ufficiali complimenti agli apritori per l?intuito, il fiuto, il colpo d?occhio e perch? no anche per il colpo di martello.
I chiodi che si trovano in parete non sono sufficenti a dar conforto, a tal punto che l’occhio esperto si abitua subito alla loro latitanza e anche quando ne incontra uno neanco lo vede e tira innanzi . Una via che richiede piede fermo sulla placca, un certo braccino per tirar la bella dulfer e grazia nella scelta della presa giusta quando la fine sembra ormai vicina, insomma una bella giornata intensa sulla montagna del cuore. Sul mezzo grado in pi? o in meno va bene la tua relazione con le piccole correzioni di Carlo e Leo, buona quella su ?oltrelavetta? portando a V+ la parte ?con lame instabili?.ciao !!:)
3 Ottobre 2011 alle 21:36 #12389alberto
Partecipantepopegapon scritto:
? una bella via, di soddisfazione, ci si teneva a farla e la s?? fatta !
A questo punto, come da tradizione scattano gli ufficiali complimenti agli apritori per l?intuito, il fiuto, il colpo d?occhio e perch? no anche per il colpo di martello.
I chiodi che si trovano in parete non sono sufficenti a dar conforto, a tal punto che l’occhio esperto si abitua subito alla loro latitanza e anche quando ne incontra uno neanco lo vede e tira innanzi . Una via che richiede piede fermo sulla placca, un certo braccino per tirar la bella dulfer e grazia nella scelta della presa giusta quando la fine sembra ormai vicina, insomma una bella giornata intensa sulla montagna del cuore. Sul mezzo grado in pi? o in meno va bene la tua relazione con le piccole correzioni di Carlo e Leo, buona quella su ?oltrelavetta? portando a V+ la parte ?con lame instabili?.ciao !!:)
gi? di MARTELLO!!!
e non di trapano…..
7 Ottobre 2011 alle 07:04 #12447Fabrizio
Amministratore del forumAlcune foto della via…I miei complimenti a apritori e ripetitori…Deve essere bella tosta:blink:
7 Ottobre 2011 alle 20:01 #12450alberto
Partecipantefabrizio scritto:
[quote]Alcune foto della via…I miei complimenti a apritori e ripetitori…Deve essere bella tosta:blink:il 12 tiro il pi? bello roccia ottima dulfer entusiasmante stile granito dato VI+ VII- tutto da proteggere.
il 10 tiro lame instabili dato VI+ e VI per noi non pi? di V+ delicato un solo ch. presente e 1 di sosta.
5 tiro, primo della via, che si stacca dalla Fessura Obliqua. Placca tecnica e poi diedro. Molto bello tutto da proteggere e sosta da attrezzare. V, V+ e VI-
In alto si vede il tettone quadrato del dodicesimo tiro .7 Ottobre 2011 alle 22:15 #12452Enrico
Partecipantebravi ;) ;) ;)
13 Ottobre 2011 alle 00:23 #12509Anonimo
OspiteNon ? che non mi interessa la salita, anzi! Ho letto la relazione e tutti gli interventi con attenzione. Belle e "impressionanti" le foto (molte le salvo su un file di immagini apuane). Il problema ? che una via cos?, purtroppo, ? fuori della mia portata per cui la mia partecipazione attiva al tema (non andare OT!) ? limitata oltre, ovviamente, a complimentarmi con gli apritori e i ripetitori.
Un saluto13 Ottobre 2011 alle 01:38 #12514alberto
PartecipanteDiego scritto:
Non ? che non mi interessa la salita, anzi! Ho letto la relazione e tutti gli interventi con attenzione. Belle e "impressionanti" le foto (molte le salvo su un file di immagini apuane). Il problema ? che una via cos?, purtroppo, ? fuori della mia portata per cui la mia partecipazione attiva al tema (non andare OT!) ? limitata oltre, ovviamente, a complimentarmi con gli apritori e i ripetitori.
Un salutoCaro Diego
l’interesse di questa via non ? tanto legato alla difficolt?, al grado.
Quello che ? importante ? il messaggio che lancia:
"ETICA RESISTENTE"
e su questo tutti possono dire la sua. Tutti possono espremersi. Tutti avranno un’idea in merito. Quindi perch? non parlarne.
In fondo si tratta di parlare di alpinismo apuano e del suo futuro, della sua evoluzione o involuzione e credo che a tutti noi alpinisti sia che facciamo il III o il VII possa anzi debba interessare.13 Ottobre 2011 alle 02:32 #12516Anonimo
OspiteBh? se l’interpretazione del topic deriva dal significato esistenzial-filosofico (dal punto di vista alpinistico) del nome della via, allora si pu? certamente discuterne un p? tutti. Ma mi pare che c’era gi? un topic sull’etica alpinistica dove vi sono registrati diversi interventi. Dove mi pare che anch’io mi ero espresso su vari argomenti ricollegabili al "titolo" della via in questione.
Brevemente riassumo le mie posizioni.
Intanto la concezione di salita "etica" si ? trasformata evoluta (o involuta) nel corso del tempo. Ad esempio l’introduzione dei chiodi cre? all’epoca tante di quelle polemiche che quelle di oggi sui fix sono bazzeccole a confronto.
Oggi, molti pensano che salendo con ch. e friends (anche questi aggeggi meccanici "moderni") realizzano una scalata pulita, nel rispetto della montagna, usufruendo delle naturali conformazioni della roccia ed evitando un’azione invasiva tipica dei fix/spit. Inoltre lo spirito, l’abilit?, l’audacia richiesta per chi sale con mezzi "tradizionali" ? decisamente superiore a chi sale con trapano e fix. Eppure costoro (quelli che salgono a ch. e friends) agli occhi degli alpinisti di un tempo sembrerebbero solo degli ambiziosi non troppo coraggiosi che utilizano mezzi "artificiali" per salire le montagne e i versanti di queste perch? non sarebbero capaci (soprattutto a livello mentale) di scalarle senza l’utilizzo degli strumenti di cui sopra.
Come si vede le cose sono abbastanza relative. Si ? "etici" verso i fixatori ma molto poco verso gli scalatori ottocenteschi/inizio novecento. Se si accetta l’idea di usufruire della tecnologia per rendere una salita pi? sicura e dunque pi? fattibile (perch? poi il problema ? quello : si vuol salire PER FORZA oltre a quello che ci ? consentito dal semplice uso delle nostre mani/piedi…e dal nostro cuore) si deve accettare anche l’utilizzo dei ritrovati pi? moderni che garantiscono una maggior sicurezza all’alpinista.
Pertanto credo bisogna essere tolleranti. Vi ? spazio per tutti e per tutte le soluzioni arrampicatorie purch?, questo s?, chi apre nuove vie non vada ad interferire con altre gi? presenti o a modificarne lo spirito con cui sono state aperte . Questo x un elementare senso di correttezza, educazione e rispetto.
Detto questo, personalmente, preferisco le vie classiche, l’uso del chiodo, del nut/friends e all’occorenza anche di una staffetta….perch? x me sono pi? affascinanti e coinvolgenti a livello emotivo ma non mi dispiace per niente arrampicare anche sui fix/spit che sicuramente affronto con uno spirito diveso ma sempre con piacere.
(A livello ambientale non sono certi quei minuscoli fix a determinare il degrado delle montagne basti pensare alle nostre Apuane…)
Un saluto13 Ottobre 2011 alle 03:11 #12519alberto
Partecipantenon ? certo il momento di ritornare sulle annose polemiche "spit si , spit no" anche perch? ? una discussioone senza fine.
E’ anche vero ? giusto che l’alpinismo deve essere anarchico e certamente sono contro l’istituzione di regole che possano limitare la libert? delle persone.
Le regole stanno in noi stessi.Per? questa via per come la vedo io ? una luce nell’oscurit? del trapano imperante.
In un momento dove in Apuane sembra che solamente con l’uso del trapano si possano aprire vie nuove, questa via va decisamente contro corrente e lo fa con uno stile pulito sull’esempio di un alpinismo classico, seguendo una linea logica e con uso limitato di protezioni e certamente senza violentare la roccia con trapanature.Mentre Panpepato ? un errore storico una vera e propria involuzione nella storia alpinistica della parete nord del Pizzo. Questa via rappresenta una vera continuazione nel rispetto dello stile storico-alpinistico della parete nord.
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.