Altissimo – Sentiero della libertà ?

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  • Questo topic ha 951 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 6 anni, 1 mese fa da dok.
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  • #19963
    dok
    Partecipante
    [quote=”Marco di AS”]…La partita degli Orsi penso venga chiusa presto, almeno a livello ufficiale. Poi si spera che la toponomastica corretta entri nell’uso corrente!…[/quote]

    …provvederemo a verificare…sarebbe intenzionato…penso…si spera…
    [b]è due anni che si va avanti a questo modo, e il passo dell’Orso è sempre lì!

    [quote=”Marco di AS”]…vediamoci di nuovo a settembre-ottobre, con Bergame e tutti coloro che ci stanno, facciamo il punto della situazione e buttiamo giù una relazione aggiornata (non oso ancora dire conclusiva, ma lo spero!) e una conseguente proposta per la sentieristica. :)…[/quote]

    …gruppo di lavoro…gruppo di studio…gruppo di ricerca…relazione aggiornata…proposta per la sentieristica…ancora?!?
    ho visto come si fanno e a che servono.
    allora mettiamola così: quando comincio a vedere fatti, a partire dal passo dell’Orso, allora se ne può riparlare

    [quote=”Marco di AS”]…Quanto al progetto, il criterio base è stato quello della fattibilità in tempi accettabili…[/quote]

    …è proprio questo che mi sorprende: il tratto di variante sul costone dei Vallini [nella mappa segnato in arancione], che si innesta sul percorso propriamente dei Vallini, è già fatto, basterebbe solo informarsi sulla possibilità di utilizzarlo.

    #19965
    Marco di AS
    Partecipante

    Chi si deve informare? Puoi cominciare a farlo anche te. Perché è bene precisare una cosa: in tutto quello che finora ho fatto sul versante Sentiero della Libertà, e non solo, non ho avuto nessuno alle spalle, tantomeno il CAI, vista la battaglia che con Nerli ho fatto per il sentiero 32, della cui realizzazione dobbiamo ringraziare solo la disponibilità della sezione di Pisa. Qui c’è unicamente la passione per far qualcosa di buono per questi monti, tanto meglio se valido anche dal punto di vista storico e culturale.

    La storia dei Patrioti Apuani, di Pietro Del Giudice e del Sentiero della Libertà mi ha particolarmente affascinato e come tutti noi ho coltivato la speranza, e lo faccio ancora, di venire a capo di un “mistero”, come ho scritto sul paginone di Toscana Oggi che abbiamo dedicato a Del Giudice in occasione del centenario della nascita (19 luglio). Ma oltre a questo c’era anche la volontà di rendere nuovamente effettuabile una traversata che, al di là della maggior o minore attinenza con la verità storica, per tutto il dopoguerra non è stata più presa in considerazione (e anche questo, a suo modo, è un mistero). Dal 1958, anno di inizio della segnalazione dei sentieri CAI, nessun sentiero era stato ufficializzato sul versante sud dell’Altissimo, fino alla proposta del 32. Rendere “visibili” i sentieri, per me, non significa solo proporli ufficialmente garantendone la sicurezza, ma anche pubblicizzarne il senso e il significato. Per questo chiudere il collegamento Antona-Azzano ha di per sé un grande impatto da questo punto di vista, ed è importante il fatto che l’Anpi accetti il progetto e che almeno qualcuno del Parco (Tonacci) sia finalmente interessato. Il resto, secondo me, verrà di conseguenza, ma se ci sarà la disponibilità, la buona volontà e l’impegno di tutti potrà venire prima e meglio. A cominciare dalla proposta dei Vallini, che potrebbe anche essere subito inserita, ma chi è che se ne fa carico in via ufficiale, a cominciare dalla verifica dello sconfinamento o meno in proprietà private? Io avevo scelto la soluzione più semplice come base di partenza, nella convinzione che poi sarebbe stato più facile proporre il resto. Tutto qui.

    Marco

    #19970
    Marco di AS
    Partecipante

    Un’altra cosa, riguardo alle foto. A quanto ho capito, ora per caricarle in formato adeguato su Imageshack e per accedere al direct link c’è bisogno di fare un upgrade a pagamento. Vi risulta così?

    Marco

    #19976
    dok
    Partecipante
    [quote=”Marco di AS”]…A cominciare dalla proposta dei Vallini, che potrebbe anche essere subito inserita, ma chi è che se ne fa carico in via ufficiale, a cominciare dalla verifica dello sconfinamento o meno in proprietà private?…[/quote]

    dai Marco fallo te, che a me vien da ridere…:whistle:
    e io che mi credevo che vi facevate a gara per fa’ le cose in via ufficiale! nell’altro poste ho detto io mi fermo qui, ma questo in riferimento alle vie ufficiali, alle quali ahimè sono alquanto estraneo: e non certo all’informazione su questo percorso, una piccola via Fanfani ad hoc del massese, che domani alla presentazione della Maria Del Giudice a Marina di Massa avrò occasione di approfondire. magari c’è pure il Nino Mignani.
    e se mi riesce di prendere un attimo da parte Ianni, glielo faccio presente: sono certo che se la cosa è d’interesse sa lui chi interpellare.
    per cui un ti preoccupare, te concentrati pure sulle vie ufficiali del passo dell’Orso…:evil:

    [quote=”Marco di AS”]… Io avevo scelto la soluzione più semplice come base di partenza, nella convinzione che poi sarebbe stato più facile proporre il resto…[/quote]

    sul fatto che quella sia la soluzione più semplice, non c’è dubbio.
    ma se vien fuori una soluzione altrettanto semplice e verosimilmente più appropriata, e in più col vantaggio di non tagliar fuori la maestà al Col da Porneta e di tenere calcato il tratto di accesso al passo dei Vallini da Ca’della Bianchina, in vista della possibilità di un futuro interesse per il percorso basso per Campiglia…io mi credevo che qualcuno avrebbe fatto i salti di gioia, e che si sarebbe tosto precipitato a far verifiche…insomma un po’ come per il passo dell’Orso…:evil:

    va bon, chiedo scusa per aver peccato di eccesso di ottimismo! ;)
    sisiziocane

    #19977
    dok
    Partecipante
    [quote=”Marco di AS”]Un’altra cosa, riguardo alle foto. A quanto ho capito, ora per caricarle in formato adeguato su Imageshack e per accedere al direct link c’è bisogno di fare un upgrade a pagamento. Vi risulta così?[/quote]

    eccome se mi risulta…ma ci sono anche altri siti che fanno servizio di hosting…
    ciao
    Luca

    #19980
    Marco di AS
    Partecipante

    Va bene, concentrarsi sul Passo dell’Orso lo posso fare: dopo la battaglia per realizzare il sentiero, quella di ridare il nome giusto al valico la vedo tutto sommato più facile… :whistle:

    Credo che Mignani ci sia alla cerimonia per Del Giudice e fai benissimo a parlare della cosa con Ianni. Se è fattibile, per me va più che bene: basta vada bene anche a lui perché, se ben ricordi, dovrebbero passarci al sabato i ragazzi delle scuole. Oltretutto così vedrebbero anche la maestà al Col di Porneta. Però se c’è da aggiustare qualcosa faglielo presente, che a settembre tutto l’itinerario andrebbe risistemato al meglio come s’era detto. Per ora gli ho mandato un progetto un po’ più dettagliato, con la carta che volevo postare (a proposito, tu che sito usi?): la correggiamo con l’inserimento dei Vallini e siamo a posto. Non è infatti detto di dare comunque la precedenza ai sentieri CAI: basta che le alternative non siano problematiche o, se lo sono, che i problemi si possano risolvere facilmente. Tra l’altro Ianni mi ha detto che ci saremmo rivisti dopo le ferie (io parto domani o dopodomani) quindi c’è tempo per definire al meglio il tutto; un po’ meno ce ne sarà poi per fare il depliant che voleva… :unsure:

    Marco

    #19981
    dok
    Partecipante

    al momento utilizzo tynipic:

    http://it.tinypic.com/

    bon, ci aggiorniamo.
    ciao
    Luca

    #19982
    Marco di AS
    Partecipante

    Grazie! Allora, vediamo un po’…

    Bene, direi che è andata. Qualcosa si capisce… anche se magari non è immediato individuare il tratto più spesso che ho usato per l’itinerario proposto. I tracciati in verde li ho lasciati come nella carta che avevo postato a suo tempo e che andrebbe certamente aggiornata; magari vediamo di farlo insieme. Ho aggiunto solo la diramazione dalla Tana del Lupo per la Foce.

    Marco

    #19988
    dok
    Partecipante

    ma…e il tratto Canevara-Antona per il ponte della Tavella, che su SITA era compreso nel tratto unitario, che fine ha fatto? :blink:

    #19999
    dok
    Partecipante
    [quote=”docche”]…il tratto di variante sul costone dei Vallini [nella mappa segnato in arancione], che si innesta sul percorso propriamente dei Vallini, è già fatto, basterebbe solo informarsi sulla possibilità di utilizzarlo…[/quote]

    …e a quanto vien fuori dalle prime indiscrezioni la cosa non dovrebbe presentare problemi: si tratterebbe infatti di strada comunale o qualcosa del genere.
    aspetto comunque di fare un salto in Comune con Ianni per avere notizie più certe.

    buona partecipazione di pubblico all’incontro per Pietro Del Giudice.
    ciao
    Luca

    #20007
    dok
    Partecipante
    [quote=”Marco di AS”]…Chi si deve informare? Puoi cominciare a farlo anche te…[/quote]

    ecco fatto. ho lanciato la proposta e mi sono informato sulla sua attuabilità, e ringrazio Ianni e Fruzzetti dell’ufficio cartografico per la disponibilità.

    la variante dal punto di vista territoriale è attuabile, è tutta su suolo pubblico.

    e a parte un dettaglio che dovrei chiarire domani, dovrebbe essere già pronta: si potrebbe pensare di mettere un semplice cancelletto di legno nel punto in cui la recinzione è abbattuta, non credo ci sia altro da fare.
    e quando vado a trovare il Nino Mignani ci sta che venga a sapere qualcosa in più della storia di questa via, che in realtà parte dal penultimo dei tornanti destri della serie, procedendo su quel tratto murato a secco che è ben visibile dalla strada.

    anche il Giancarlo Bertuccelli mi ha confermato che il viottolo originario in uso era quello segnato sulla vecchia IGM, che taglierebbe la strada attuale poco all’interno dei tornanti destri. quindi lo scostamento della variante dal percorso originale per il Pian della Fioba-Tecchia è davvero minimo…e apre la porta a quello dei Vallini.

    una curiosità: al catasto questo viottolo è segnato come strada vicinale di Porneta, mentre quello Ca’ della Bianchina-Vallini-Campiglia come strada vicinale di Campiglia. come già noto quello Antona-Campareccia-Porneta è la strada vicinale di Campareccia.

    bon, quello che potevo fare l’ho fatto: ora ha da muoversi qualcuno per le vie ufficiali, e prima di tutto per dare una valutazione di percorribilità, per cui non penso proprio ci siano problemi, in vista anche del passaggio di ragazzi delle scuole previsto per l’inaugurazione. dico bene?
    ciao
    Luca

    #20008
    Marco di AS
    Partecipante

    Eccomi finalmente, dal punto internet della biblioteca comunale di Etroubles! :)
    Il tratto Canevara-Antona per il ponte della Tavella è anch’esso parte del sentiero 41, ma il Sentiero della Libertà è giusto che parta da Ancona, no?
    Per la variante allora va benissimo, facciamo una ricognizione a fine agosto – primi di settembre prima di rivedersi con Ianni, o magari anche nello stesso giorno. Se ci fossero anche Fabrizio Bertoneri e/o Giuseppe Lazzini, meglio, in qualità di esponenti autorevoli del CAI di Massa.
    Mi rifaccio vivo quando posso. A presto

    Marco

    #20009
    dok
    Partecipante

    [quote=”Marco di AS” post=23042]…Il tratto Canevara-Antona per il ponte della Tavella è anch’esso parte del sentiero 41, ma il Sentiero della Libertà è giusto che parta da Ancona, no?…[/quote]

    …mah, potrebbe anche partire da Canevara, perche’ no?
    certo farlo partire da Ancona…mi pare un tantino esagerato, e un s’era mai sentito prima… :blink: :laugh:

    bon, cosi c’e’ tutto il tempo per trovare una soluzione (sempre che ci sia) al dettaglio cui accennavo nel precedente poste…
    …e’ proprio vero che il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi…:evil:
    sisiziocane

    #20166
    dok
    Partecipante

    qualche novità dalle ultime ricerche: dopo il ridimensionamento dell’importanza del percorso Antona-Campiglia-Pitone, finora considerato il passo del fronte per antonomasia, risulta ora ridimensionato il ruolo centrale dell’Antona nell’organizzazione del passo.

    insomma l’Antona non era una tappa obbligata del passaggio del fronte, neppure nell’ultima fase come noto gestita dai GPA.

    in sintesi l’afflusso dei passanti avveniva su due direttrici: dal piano e dal monte.
    se per chi veniva dal piano era naturale passare per Canevara e risalire all’Antona, per chi veniva dal monte, una volta al Forno, la scelta più naturale era di passare dalle Guadine e da Redicesi o Renara risalire alla Tecchia: percorso che ricordo fu utilizzato anche in data 2 dicembre ’44 dalle centinaia di partigiani che passarono il fronte sotto la pressione del rastrellamento tedesco, vedi testimonianza del Nino Mignani e di Vinci Nicodemi.
    poteva succedere che un eccesso di traffico dal piano venisse smistato, cambiando itinerario, da Canevara in direzione del Forno.

    insomma l’area Forno-Guadine-Resceto era rilevante sia per la forte presenza di sfollati sia per l’attività dei partigiani e delle guide: ricordo solo che Forno è stata sede del comando gruppo GPA e comando tappa, mentre a Casania fu istituito un ospedaletto. a fine marzo Gronda sostituisce l’Antona nella funzione di comando tappa.
    e per le guide e i portatori della zona il passo del fronte era risalire la Strappata fino a Tecchia e costeggiare gli Uncini fino alle Greppie.

    l’associazione Antona/Via della Libertà è stata un’operazione culturale che ha messo in ombra la rilevanza di questa direttrice di passaggio del fronte (sarebbe interessante avere un’idea delle statistiche dei passaggi): se infatti la linea Montignoso-Focoraccia è stata la prima a chiudere, cedendo il passo agli itinerari dal Frigido, Campiglia e la Strappata sono andate di pari passo…ma non si parla che dell’Antona…perché?
    ciao
    Luca

    #20518
    dok
    Partecipante
    [quote=”docche”]…qualche novità dalle ultime ricerche: dopo il ridimensionamento dell’importanza del percorso Antona-Campiglia-Pitone, finora considerato il passo del fronte per antonomasia, risulta ora ridimensionato il ruolo centrale dell’Antona nell’organizzazione del passo.

    insomma l’Antona non era una tappa obbligata del passaggio del fronte, neppure nell’ultima fase come noto gestita dai GPA…[/quote]

    e questa sì che è una vera e propria rivoluzione copernicana, perbacco!
    che, si badi bene, ridimensionare non significa qui sminuire il ruolo o l’importanza dell’Antona e del passo relativo Campiglia-Pitone: indica piuttosto la necessità di riprendere le misure e di verificarne il rapporto con un altra grandezza, ad ora poco o nulla considerata, che ora salta fuori proprio…a dok ;) (…e ringrazio per questo il Pietro Bertonelli delle Guadine!)
    e questa grandezza è il passo dai Canali per Tecchia e le Greppie.

    come già sappiamo con certezza questo fu il passo del 2 dicembre ’44, data che è diventata un punto di riferimento simbolico della Resistenza apuana.
    ma al di là di questo non si trovano solitamente nelle fonti ufficiali altre tracce esplicite di questo passaggio: quando si parla di passaggio ufficialmente organizzato del fronte si parla solo dell’Antona, del suo comando tappa, del suo registro ufficiale e del suo passo ufficiale.
    tutto viene riferito all’Antona, come al sole del sistema tolemaico.

    ma le cose non stanno proprio così: il passo dai Canali-Tecchia-Greppie, già in uso verosimilmente dalla prima decade di novembre (dall’8 novembre ’44 gli alleati sono attestati ad Azzano), riceve poi il 26 febbraio ’45 il battesimo dell’ufficialità, con l’istituzione del comando tappa a Forno, che diventa il comando tappa N.1, mentre quello dell’Antona, già istituito il 23 gennaio, diventa il comando tappa N.2.
    non esiste ad ora un registro ufficiale unitario del comando tappa N.1 del Forno, ma è possibile ricostruirne uno dalla somma dei fogli d’accompagnamento (con registro passanti, provenienza, somme versate, guide, data) recanti timbro del locale comando tappa, probabilmente recuperabili nell’archivio ANPI Massa.
    il 25 marzo ’45 viene istituito a Gronda il comando tappa N.2 che sostituisce quello dell’Antona: da quel momento il solo passo consentito è quello Passo-Campiglia Alta-Tecchia-Centurania-Redicesi-Gronda.

    e questo è anche l’uovo di Colombo, che permette di trovare coerenza tra fonti ufficiali e testimonianze: a che altro potevano riferirsi ad esempio Emilio Palla e la Armanini quando parlano di quell’altro passaggio?

    [Emilio Palla, Popolo e partigiani sulla linea gotica, pag.138]:

    Il passaggio avveniva anche dalla parte dell’Altissimo, risalendo il monte Antona.

    [M.G.Armanini, Eserciti popolazione Resistenza, pag.330]

    Quando i tedeschi minarono il Passo del Pitone venne messo in funzione un nuovo percorso più alto: quello che da Pian della Fioba portava alla Tecchia, dove ora sorge il piccolo sacrario dedicato ai caduti del varco della Linea Gotica, fino al Passo degli Uncini, per poi scendere lungo il fosso delle Greppie.

    risalendo il monte Antona non significa mica necessariamente che si risaliva il monte Antona dal versante dell’Antona…
    Pian della Fioba-Tecchia-Greppie non significa mica necessariamente Antona -Pian della Fioba-Tecchia-Greppie…
    come d’altra parte:
    venne messo in funzione un nuovo percorso non significa mica necessariamente che questo diventa il nuovo percorso unico o preferenziale…

    insomma, ciò che viene sminuito è semmai l’importanza del percorso Antona-Tecchia-Greppie, che per gli antonesi che c’erano è senz’altro marginale.
    e così il tracciato di progetto (Antona-Campareccia-Foce-Pian della Fioba-Tecchia-Greppie) perde la sua connotazione di percorso storico. per acquisirne però uno…superstorico: è infatti la risultante dei due percorsi storici ufficiali, e assolve la funzione di riaccendere i riflettori su quello a ora meno conosciuto, la chiave mancante per la spiegazione della dinamica del passaggio organizzato del fronte.
    ciao
    Luca

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